Viviamo in un’era in cui le persone africane che migrano verso l’Europa vengono considerate semplicemente numeri. Negli ultimi anni i quotidiani di informazione hanno riportato con cadenza giornaliera il numero di migranti sbarcati sulle coste della Sicilia, quello dei morti e il numero di quanti sono stati fatti prigionieri sulle coste libiche. 

In un’incessante ondata xenofobica che sta coinvolgendo l’Europa e gli Stati Uniti d’America , l’Occidente sembra aver dimenticato il lato umano che si cela dietro a questi numeri. Poche persone sono realmente interessate alle storie dei migranti, al loro precedente ruolo nella società e le ragioni che li hanno spinti a lasciare la loro terra. 

Il progetto fotografico People of Tamba, costituito da 200 immagini, si propone di voler creare un catalogo tipologico della società di Tambacounda, la più grande città della regione più interna e rurale del Senegal, nonché luogo di partenza della maggior parte delle migrazioni clandestine.
L’intero progetto è ispirato a People of the Twentieth Century del fotografo tedesco August Sander – una serie di ritratti a soggetti e al loro ruolo nella società tedesca prima dell’ascesa del regime nazista.